PRK, LASIK e SMILE: le differenze tra le tecniche di chirurgia laser refrattiva

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Quando si parla di laser agli occhi, spesso si fa confusione tra PRK, LASIK e SMILE. In realtà sono tre modalità diverse di intervento che hanno lo stesso obiettivo: correggere miopia, astigmatismo e (in molti casi) ipermetropia rimodellando la cornea, cioè la “lente” trasparente davanti all’occhio.

La scelta non è “la migliore in assoluto”, ma la più adatta al tuo occhio e alle tue esigenze: spessore corneale, topografia, secchezza oculare, entità del difetto, attività sportiva/lavorativa, aspettative sui tempi di recupero.

Nota importante: questo articolo ha scopo informativo e non sostituisce una valutazione specialistica. L’idoneità si stabilisce solo dopo visita ed esami dedicati.

In breve: qual è la differenza principale?

  • PRK: trattamento laser “in superficie”. Niente lembo corneale. Recupero leggermente più lento e qualche giorno di fastidio.

  • LASIK: si crea un sottile flap (lembo) e si tratta lo stroma sotto il flap. Recupero visivo rapido, poco dolore.

  • SMILE: si usa un laser a femtosecondi per creare un piccolo “lenticolo” che viene estratto da una micro-incisione. Recupero rapido, spesso buona tollerabilità per chi ha secchezza oculare. Non si applica nei casi di astigmatismo.

Che cosa hanno in comune PRK, LASIK e SMILE?

Tutte e tre rientrano nella chirurgia laser (un ambito della chirurgia refrattiva) e mirano a:

  • ridurre o eliminare l’uso di occhiali e/o lenti a contatto;

  • migliorare la qualità visiva, quando l’occhio è idoneo;

  • ottenere una correzione stabile, dopo un’accurata selezione.

Prima dell’intervento servono esami come (a titolo indicativo): topografia corneale, tomografia corneale, pachimetria (spessore), pupillometria, aberrometria, valutazione del film lacrimale, fundus e pressione.

PRK (PhotoRefractive Keratectomy)

Come funziona

La tecnica più utilizzata. Nella PRK il trattamento laser avviene sulla superficie corneale:

  1. si rimuove lo strato più esterno (epitelio);

  2. si applica il laser ad eccimeri per rimodellare la cornea;

  3. si posiziona una lente a contatto terapeutica per alcuni giorni, finché l’epitelio ricresce.

Per chi è spesso indicata

La PRK può essere una buona opzione quando:

  • la cornea è più sottile o non è ideale per creare un flap;

  • si praticano sport di contatto o attività con rischio di traumi oculari (assenza di flap);

  • si vuole una tecnica consolidata e molto studiata.

Tempi di recupero e sensazioni post-operatorie

  • Fastidio/lieve bruciore che scompare già dopo 24 ore.

  • Recupero visivo più graduale (occorrono alcuni giorni per stabilizzarsi).

  • Possibile maggiore sensibilità alla luce nei primi giorni.

Pro

  • Nessun flap (meno “vincoli” in caso di traumi).

  • Tecnica storica, affidabile, ampiamente utilizzata.

  • Utile in alcune situazioni di spessore corneale.

Contro

  • Recupero più lento.

  • Discomfort post-operatorio più marcato nei primi giorni.

  • Talvolta più controlli e una terapia post-operatoria leggermente più lunga.

LASIK (Laser-Assisted In Situ Keratomileusis)

Come funziona

Nella LASIK si crea un flap corneale (oggi spesso con laser a femtosecondi), lo si solleva e si esegue il trattamento laser nello strato sottostante, poi il flap viene riposizionato.

Per chi è spesso indicata

Può essere indicata se:

  • la cornea ha spessore e forma compatibili;

  • si desidera un recupero visivo molto rapido;

  • si vuole minimizzare il fastidio post-operatorio.

Tempi di recupero e sensazioni post-operatorie

  • In genere poco dolore.

  • Molti pazienti notano un netto miglioramento visivo già entro 24–48 ore (variabile).

  • Alcuni possono avvertire secchezza oculare transitoria.

Pro

  • Recupero visivo rapido.

  • Comfort post-operatorio spesso ottimo.

  • Ampia esperienza clinica nel tempo.

Contro

  • Presenza del flap (raro, ma in alcuni sport/traumi va considerato).

  • In alcuni soggetti può accentuare o rendere più evidente la secchezza oculare.

  • Non sempre è la scelta ideale se la cornea non è “perfetta” per questa tecnica.

SMILE (Small Incision Lenticule Extraction)

Come funziona

La SMILE utilizza un laser a femtosecondi per creare all’interno della cornea un piccolo “lenticolo” (una sottilissima lente di tessuto). Questo lenticolo viene estratto attraverso una micro-incisione. Non si crea un flap ampio come nella LASIK.

Per chi è spesso indicata

Spesso valutata con favore quando:

  • si deve correggere soprattutto la miopia;

  • si preferisce una tecnica “minimamente invasiva” sulla superficie;

  • si vuole ridurre l’impatto su alcune fibre corneali superficiali (tema spesso discusso per la tollerabilità e la secchezza oculare).

Tempi di recupero e sensazioni post-operatorie

  • Recupero generalmente rapido, talvolta leggermente più graduale della LASIK nelle primissime 24–48 ore.

  • Fastidio in genere contenuto.

  • Secchezza post-operatoria spesso ben tollerata (ma non è una regola uguale per tutti).

Pro

  • Micro-incisione, niente flap ampio.

  • Buona opzione per chi pratica sport e vuole evitare il flap.

  • Spesso buon comfort post-operatorio.

Contro

  • Non sempre disponibile/indicata per tutti i difetti (dipende da caso e tecnologia).

  • Alcune personalizzazioni/ritocchi possono avere strategie differenti rispetto a PRK/LASIK (da valutare caso per caso).

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Come si sceglie la tecnica giusta?

La decisione si basa su criteri clinici (non su preferenze generiche). In visita, il Dr. Andrea Passani valuta soprattutto:

  1. Sicurezza corneale
    Spessore, regolarità, stabilità e “riserva” di tessuto dopo il trattamento.

  2. Entità e tipo di difetto
    Miopia/astigmatismo/ipermetropia e obiettivo visivo realistico.

  3. Qualità del film lacrimale
    Secchezza pre-esistente, blefarite, uso prolungato di lenti a contatto.

  4. Stile di vita
    Sport di contatto, lavoro in ambienti polverosi, turni, necessità di rientro rapido.

  5. Aspettative
    Occhiali “mai più” vs riduzione significativa; qualità visiva notturna; tempi.

👉 Spesso, dopo gli esami, una o due tecniche risultano realmente appropriate e la scelta finale diventa più semplice.






Cosa aspettarsi prima e dopo l’intervento (in generale)

Prima

  • Sospensione lenti a contatto (tempistica variabile, secondo indicazione medica).

  • Esami refrattivi e corneali completi.

  • Discussione di benefici, limiti, alternative e possibili effetti collaterali.

Dopo

  • Colliri antibiotici/antinfiammatori e lacrime artificiali (secondo schema).

  • Controlli programmati.

  • Attenzioni su sfregamento oculare, piscina/mare, trucco, sport (tempi variabili in base alla tecnica).



Se stai valutando un intervento laser, il passo giusto è una visita per chirurgia refrattiva con esami dedicati: è lì che si capisce quale tecnica (PRK, LASIK o SMILE) è davvero adatta ai tuoi occhi e alle tue esigenze.

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FAQ - Domade Frequenti

PRK, LASIK o SMILE: qual è la migliore?

Dipende dal tuo occhio. LASIK è spesso scelta per il recupero rapidissimo, PRK è molto valida quando non si vuole/può creare un flap, SMILE può essere indicata soprattutto per miopia e astigmatismo con micro-incisione. La “migliore” è quella più sicura e adatta dopo gli esami.

Quale tecnica fa meno male?

In genere LASIK e SMILE comportano poco fastidio. La PRK può dare bruciore e lacrimazione nei primi giorni perché l’epitelio deve riformarsi.

Quanto ci metto a vedere bene?

Indicativamente: LASIK spesso già molto bene in 24–48 ore; SMILE rapida ma a volte un filo più graduale nei primissimi giorni; PRK più lenta, con miglioramento progressivo nelle settimane successive.

PRK è “più sicura” perché non ha il flap?

L’assenza del flap è un vantaggio in caso di traumi (es. sport di contatto). La sicurezza complessiva, però, dipende da idoneità corneale, difetto e corretta indicazione: anche LASIK e SMILE sono procedure consolidate quando ben selezionate.

Con SMILE posso correggere anche l’ipermetropia?

Dipende da tecnologia disponibile e indicazioni del singolo caso. In molte situazioni, SMILE è più frequentemente proposta per miopia e astigmatismo; per altre correzioni si valutano PRK/LASIK o soluzioni alternative.

Dopo l’intervento posso tornare a sport e palestra?

Sì, ma i tempi cambiano in base alla tecnica e alla tua situazione. In generale si rientra gradualmente: il medico dà indicazioni precise su palestra, corsa, sport di contatto, piscina e sul rischio di traumi o sfregamento.

È vero che dopo il laser posso avere secchezza oculare?

Può succedere, spesso in modo temporaneo. La valutazione pre-operatoria del film lacrimale è importante per scegliere la tecnica e impostare terapia e prevenzione.

Se ho una cornea sottile, posso fare il laser?

A volte sì, ma non sempre. La cornea sottile richiede valutazione accurata (spessore, forma, stabilità). In alcuni casi si considera PRK o alternative non laser, se più sicure.

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